Scenes from a Trialogue

Granularities

CD
Feb 2016

Tracklist

1 Overture A Foyer 04:45
2 Act 1, Scene 1 Intimacy 05:47
3 Act 1, Scene 2 Open Space 07:19
4 Entracte 1 Another Foyer 04:10
5 Act 2, Scene 1 Sacred Site - Procession 09:00
6 Act 2, Scene 2 Sacred Site - Dark Ritual 08:22
7 Entracte 2 Oh No, Not Another Foyer 03:49
8 Act 3, Scene 1 Starting a Journey 11:17
9 Act 3, Scene 2 Into Space 08:28

Credits

Gianni Mimmo _ soprano saxophone
Martin Mayes _ valve horn, hand horn, alphorn
Lawrence Casserley _ signal processing instrument, percussion

Recording _ Chiltern Cottage, Chiltern Hills, Buckinghamshire,UK
15/16 September, 2010
Sound engineer, mixing and editing _ Matt Saunders
Front cover image _ excerpt from "Stormo" by Natan Sinigaglia
Booklet color photo _ Elda Papa
Booklet B&W photos _ Adriano Ricco
Graphics _ Nicola Guazzaloca
Production _ Gianni Mimmo for Amirani Records ©2015

Sound Contest
Olindo Fortino

Granularities è la ragione sociale di un trio anglo-italiano d’eccezione che affianca il soprano di Gianni Mimmo ai corni di Lawrence Casserley e alle percussioni di Martin Mayes, quest’ultimo anche responsabile della parte elettronica per via di singolari alterazioni e modulazioni di segnale. Già sulla carta foriero di meraviglie, il progetto non smentisce affatto le attese interpretando in “Scenes From A Trialogue” una drammaturgia improvvisativa in tre atti, ognuno suddiviso in due “scene” e preceduto nell’ordine da un’apertura e due intervalli. Un totale di nove tracce (registrate a Chiltern Hills, in Inghilterra, con la supervisione di Matt Saunders) a comporre un dialogico sviluppo armonico, timbrico e tonale effettuato in assoluto “tempo reale”. Nelle salde mani dei tre musicisti il suono si dilata e contorce, evapora e si risolidifica, generando brano dopo brano diversificate casse di risonanza e atmosfere pregne di mutevoli “specificità”. Così dalle spettrali e quasi siderali figure di Overture si transita alle pigolanti e interlocutorie fasi di Act 1, Scene 1, per poi navigare le tra alte e basse maree di tono e timbro di Act 1, Scene 2. La grave e “granulare sintesi” espressa da Casserley ben si sposa con il fraseggio curioso, disinibito e dinamico di Mimmo, mentre Mayes si frappone sempre opportuno e versatile con frequenze e onde sinusoidali che creano fondali laminati, acquorei e iridescenti. Più oltre il discorso assume connotati elettroacustici sempre più cangianti, costringendo ambient e rumorismi al limite della cacofonia in un fantasmatico recinto paracameristico (Act 2, Scene 1), concitazioni pneumatiche e alterazioni percussive in allucinate sospensioni nel vuoto, (Act 2, Scene 2), lasciando alle due scene finali del terzo atto un perverso ma eccitante gioco di chiaroscuri e turbolenze. Un epilogo che ribadisce non solo la qualità della proposta ma anche il calibro tecnico e la vulcanica inventiva del trio.

Kathodik
Marco Carcasi

Ipotesi di frontiera altamente persuasiva quella contenuta in “Scenes From A Trialogue”.
Dove il trio Gianni Mimmo (sax soprano), Martin Mayes (corni) e Lawrence Casserley (signal processing instrument/percussioni), suggerisce un percorso intriso di opalescente grazia aliena.
Espanse masse fluttuanti e radianti evoluzioni, una sottile vibrazione ancestrale a fremer tensiva sottopelle.
Fra azione corale e ricerca tonale.
Staticità livida e circolare, non disdegnando un asciutto rigore contemporaneo.
Baratri di metalli, aggrovigliati e risonanti (il batter di un maniscalco nel medioevo e un involo in sfiamma ritual/astrale).
Che pigolante nello spazio, espone tratti cameristici trafitti e sbrecciati (Act 1, Scene 1: Intimacy).
Dissolvenze e dettagli, persi una una notte muta (Act 1, Scene 2: Open Space).
Ipnotico rumore di fondo dell'universo (Act 2, Scene 1: Sacred Site - ProcessionAct 2, Scene 2: Sacred Site - Dark Ritual).
D'astratto e ispido lirismo noir, con la ruggine sulla lingua e silenzio tutt'attorno (Act3, Scene 1: Starting A JourneyAct 3, Scene 2: Into Space).
Tra le migliori produzioni del catalogo Amirani.

Sand Zine
Giuseppe Tararà

 […] E’ come se più persone agissero come un sol uomo dalle molteplici sfaccettature.